Sebbene sia stata privata per mesi di una sede, di un luogo fisico stabile in cui accogliere e sentirsi accolte – condizione questa cruciale per garantire solidità alla missione della nostra associazione – la “Casa delle donne” è rimasta in piedi! È stata scoperchiata, esposta alle intemperie dell’inverno, ma ciò non è bastato per fermare il suo impegno attivo sul territorio. Le sue fondamenta sono ben salde, e si rigenerano e si fortificano attraverso l’incontro e lo scambio di idee, la condivisione di racconti personali ed emozioni, tra donne che scelgono di ritrovarsi in un unico abbraccio, sapendo creare “casa” attorno a sé.
È così che il Laboratorio di lettura, dopo un periodo di incontri svolti a distanza per ragioni imposte dall’emergenza sanitaria, è ripartito a pieno regime lo scorso ottobre, grazie all’ospitalità offerta dallo ZAC (www.lozac.it).
Ogni secondo martedì del mese, dalle 17 alle 18.30, un gruppo che conta una decina di donne si riunisce presso le sale dello Zac al Movicentro di Ivrea per leggere, scoprire e crescere insieme, attraverso storie che hanno altre donne come proprie protagoniste. Si segnalano alcuni testi affrontati nei mesi passati, invitandovi a recuperarli: Patria di Fernando Aramburu, Borgo Sud di Donatella di Pietrantonio, Lungo petalo di mare di Isabel Allende, Morgana di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, La peste di Albert Camus, Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro, La sovrana lettrice di Alan Bennet.
In occasione dell’8 marzo è stato scelto Zia Mame di Patrick Dennis, un romanzo che promette un’essenziale dose di leggerezza!
Si coglie l’occasione per invitarvi a partecipare a questa preziosa esperienza di lettura condivisa, momento indispensabile per saper leggere “bene” da soli, conoscendo qualcosa in più su sé stessi.
… Ma non si ferma qui l’attivismo senza fissa dimora” della Casa!
Dal mese di dicembre hanno preso avvio, presso la sede dell’Unitre di Romano Canavese e con cadenza mensile, gli incontri del laboratorio Il Cerchio delle Donne, guidato da due professioniste volontarie della Casa: Alda Maderna, counselor olistico e formatrice metodo “Metafiabe” e Sara Giorio, educatrice e arteterapeuta.
Gli incontri – che hanno visto crescere significativamente il numero delle proprie partecipanti nell’ultimo mese – intendono creare uno spazio protetto di accoglienza, nel quale il libero confronto e l’ascolto reciproco tra le persone siano fonte di relazioni di fiducia e vicinanza.
Attraverso l’impiego di tecniche di fiabazione e arteterapia, che portano in primo piano la persona anzitutto con il proprio corpo e di seguito con la propria storia interiore, si mira a rafforzare nelle donne partecipanti la connessione con le proprie emozioni e i propri talenti, nello spazio caldo della sorellanza, che lascia “fuori dalla porta” – come testimoniato dal gruppo di lavoro – i problemi legati al vivere quotidiano, ammettendone l’ingresso nella veste unica di “comune appartenenza”, che ne consente il distacco consapevole.
Per partecipare agli incontri è richiesta l’iscrizione all’associazione Asp Animarea oppure alla Casa, dietro una contribuzione a offerta libera.